Data evento: 
15/11/2024

Venerdì 15 novembre 2024 ore 20:45

Chiesa di San Gaetano, Museo Nazionale Collezione Salce

Musiche ritrovate

Esecuzione di inediti codici e manoscritti musicali trevigiani

Anna Tarca soprano
Maria Zalloni contralto
Claudio Zinutti tenore
Filippo Bordin basso
Walter Vestidello violoncello
Giampietro Rosato organo
Ethos Ensemble

Michele Pozzobon direttore

 

PROGRAMMA

Francesco Santacroce (1487-1556) Praecamur te, pater  4v

Giovanni Nasco (1510?-1561) Ave Maria 4v
Ave Virgo, gratia plena, 4v
Kyrire dalla messa sopra Gerometta, 4V

Giovanni Florio (1555?-1598?) Iste confessor, 4v

Amadio Freddi (1556-1634) Alleluia – Et salutare tuum, 5v

Andrea Gabrieli (1532/33-1585) Diligam te, Domine 4v

Giovanni Maria Bononcini (1642-1678) Confitebor (Salmo 110, per quartetto vocale e basso continuo)

Teodoro Clinio (1548-1601) Christus factus est, 8v

Pietro Antonio Spalenza (1545ca. – 1677) Magnificat sul I tuono 

INGRESSO LIBERO 

Un concerto per apprezzare i brani tratti da un manoscritto della seconda metà dell’Ottocento conservato presso la Biblioteca Nazionale Marciana di Venezia, originariamente conservati nei codici della Biblioteca Capitolare di Treviso. Alcuni, in particolare, erano presenti in manoscritti distrutti dall’incendio dell’Archivio capitolare seguito al bombardamento americano della città di Treviso avvenuto proprio ottant’anni fa, il 7 aprile 1944.

Il cantico del Magnificat di Pietro Antonio Spalenza, il mottetto Christus factus est di Teodoro Clinio, ambedue a otto voci, e i salmi Laudate Dominum e Confitebor di Giovanni Maria Bononcini erano presenti come unica copia in alcuni codici trevigiani distrutti e oggi possiamo quindi riacquisirli proprio grazie al codice veneziano. Da qui l’importanza del loro recupero. Esso ha sollecitato riflessioni articolate e approfondite che sono confluite in un lavoro di prossima pubblicazione (casa editrice Diastema). Il voluminoso codice contiene altre composizioni provenienti – per esplicita ammissione del trascrittore (per il momento non ancora individuato con certezza) – dalla biblioteca trevigiana e da altre ipotetiche istituzioni dell’area padano-veneta.

Il ricco repertorio rinascimentale e barocco contenuto nel codice marciano ha consentito l’apertura di variegate indagini di carattere storico e musicale: da un’inedita attenzione per la musica antica alla figura del ricercatore ottocentesco; dalla nascita di una nuova sensibilità musicale – che si pone in contrasto con un’estetica sbilanciata sul versante del melodramma – alla ricerca di una musica da chiesa più appropriata alla liturgia. Esso inoltre ci mette nelle condizioni di riacquisire una piccola ma significativa parte, che pensavamo irrimediabilmente perduta, del prezioso patrimonio musicale un tempo presente nell’Archivio capitolare della Cattedrale di Treviso.