Museo di Palazzo Grimani
Il programma espositivo della primavera 2024:
Rick Lowe, Wael Shawky, i ritratti di Giovanni Grimani
Il 2024 vede ancora una volta il Museo di Palazzo Grimani protagonista della scena culturale veneziana, con una nuova stagione espositiva che inaugurerà in occasione della 60. Biennale Arte e che mira a rendere sempre più ampia e composita la proposta museologica di questo luogo unico del panorama cittadino. Tra il 17 e il 19 aprile aprono infatti al pubblico tre mostre promosse dal Museo e dalla Direzione regionale Musei Veneto in sinergia con importanti istituzioni pubbliche e private sia nazionali che internazionali.
Il programma si apre con un’importante esposizione dell’artista americano Rick Lowe, The Arch within the Arc, prodotta dal Museo di Palazzo Grimani in collaborazione con Gagosian. Ispirati dall'architettura del Palazzo e dalle dinamiche urbane di Venezia, i nuovi dipinti di Lowe nascono dalla considerazione dell'arco in architettura. Come osserva l'artista: "Tutto ha un ciclo di vita e all'interno di ogni ciclo c'è una curva, come l'arco nell’architettura”. Nelle vibranti tele, realizzate con pittura acrilica e collage, dialogano motivi geometrici ed improvvisazione. Irradiandosi verso l'esterno con un moto circolare, la composizione delle opere emerge attraverso un processo di costruzione e decostruzione pittorica che evoca le infrastrutture, la mappatura e l'esperienza del muoversi in città. Esse meditano sulle relazioni spaziali, temporali e sociali, in linea con la ricerca di Lowe tra pratica civica ed espressione visiva.
Lo stesso giorno inaugura una personale dell’artista egiziano Wael Shawky, I Am Hymns of the New Temples, curata da Massimo Osanna, Andrea Viliani e Gabriel Zuchtriegel e realizzata in collaborazione con il Parco Archeologico di Pompei nell’ambito del programma Pompeii Commitment. Materie archeologiche. Lungo il percorso che porta alla Tribuna Grimani, viene proiettata l’omonima opera filmica – vincitrice del bando PAC-Piano per l’Arte Contemporanea promosso e sostenuto dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura – , evocando un dialogo con il contesto monumentale e decorativo del Palazzo, a cui rispondono anche alcune opere multi-materiche realizzate dall’artista in un processo narrativo che riflette sugli intrecci fra i diversi miti che attraversarono il Mediterraneo e sulla persistenza della storia antica lungo i secoli, fino alla contemporaneità.
Infine, sempre al primo piano nobile, il Museo e la Fondazione Venetian Heritage, in continuazione con il percorso di valorizzazione e promozione della storia e delle collezioni del palazzo intrapreso a partire dal 2019 con il riallestimento della Tribuna Grimani e della Sala del Doge, organizzano in collaborazione con la Galleria Colnaghi una mostra-dossier dedicata alla ritrattistica del patriarca Giovanni Grimani, artefice della preziosa raccolta di antichità in gran parte oggi tornata nella celebre Tribuna: il ritratto già nelle collezioni del Museo e attribuito a Domenico Tintoretto si confronta con altri dipinti di mano del padre Jacopo Tintoretto, testimoniando lo sviluppo iconografico dell’effige del prelato veneziano in una successione che copre diversi decenni tra la seconda metà del XVI secolo e i primi anni del XVII.
Il programma delle mostre per la primavera 2024 ribadisce il ruolo centrale del Museo di Palazzo Grimani nell’offerta museale di Venezia attraverso lo sviluppo di progetti che integrano il classico e il contemporaneo. Palazzo Grimani stabilisce con istituzioni italiane e internazionali, pubbliche e private, un rapporto di coproduzione fedele alla memoria del palazzo come centro propulsore delle arti fin dal Rinascimento.
Museo di Palazzo Grimani
Ramo Grimani, Castello 4858
30122 Venezia
Tel: +39.041.2411507
Mail: drm-ven.grimani@cultura.gov.it
Rif.: dott.ssa Valeria Finocchi, direttrice
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