Mio, viceversa, è il progetto di questo libro, che ha preso forma da un percorso à rebours nel mio lavoro e nella storia culturale dell'ultimo trentennio, per provare a ripensare non tanto le occasioni, quanto le ragioni profonde, gli stimoli intellettuali di cui questi scritti mi sembrano oggi intessuti. All'origine del mio interesse per il tema e la sua difficile, provocante complessità è un incontro: nel 1972, a Milano, proprio con il grande e imprevedibile architetto veneziano, impegnato a progettare sotto i miei occhi nello spazio breve di una notte, planimetrie e sequenza fotografica alla mano, l'allestimento di una mostra retrospettiva dedicata all'opera pittorica di Tancredi". Autore Marisa Dalai Emiliani è dal 1992 docente di Storia dell'arte moderna e di Museologia nell'università "La Sapienza" di Roma, dopo avere insegnato Storia della critica d'arte nelle sedi di Milano, Napoli, Genova. I suoi interessi di ricerca vertono sulle relazioni tra arte e scienza nel Rinascimento e in particolare sulla storia della prospettiva. Oltre agli studi sui conoscitori dell'Ottocento, ha dedicato contributi critici alla produzione figurativa italiana tra XIX e X secolo. È presidente dell'Edizione Nazionale dei trattati di Piero della Francesca.

Presentazione del libro di Marisa Dalai Emiliani 'Per una critica della museografia del novecento in Italia. Il "saper mostrare" di Carlo Scarpa'
Data evento:
28/10/2009
"L'idea di raccogliere in un volume i miei scritti di argomento museografico, testimoni di incursioni in un territorio apparentemente distante dalle linee direttrici delle mie ricerche e dalle mie curiosità meno accademiche, non è mia: ne sono debitrice agli studiosi e allievi che da tempo hanno cercato di vincere le mie resistenze, fino a trovare due alleati determinati e generosi in Paola Marini e Guido Beltramini, capaci di risolvere ogni difficoltà nel nome di Carlo Scarpa.